martedì 3 luglio 2012

"La mia prima esperienza di solidarietà"


Corleone, 22 giugno 2012

Questa è la prima esperienza fatta nei campi di lavoro del progetto “Liberarci dalle spine”.
Arrivato a Corleone, dopo essermi unito al gruppo all’aeroporto di Palermo e aver fatto conoscenza con i miei compagni provenienti dalla Toscana, la prima cosa che mi ha colpito è vedere un paese normalissimo e soprattutto la piazza principale del paese intitolata a Falcone e Borsellino, a perenne monito della lotta alla mafia.

Già questo mi ha fatto riflettere sull’importanza che hanno i progetti come quelli della cooperativa “Lavoro e non solo” e soprattutto la mia riflessione è andata al tanto lavoro che c’è da fare nell’eliminare pregiudizi e stereotipi nazionali di una mafia fin troppo ritenuta problema del Sud Italia.
Con questo spirito io e miei compagni ci siamo sistemati nei locali di “Casa Caponnetto”, siamo stati accolti molto calorosamente e abbiamo subito percepito nell’aria quel fondamentale spirito di solidarietà reciproca e di collaborazione che è linfa vitale per mandare avanti un progetto così importante.
Una volta sistemati e rinfrescati, siamo andati ad assistere alla presentazione del libro intitolato “Vent’anni” organizzata dall’associazione “Dialogos”. Questo libro descrive e narra, sotto forma di piccole interviste raccontate, le impressioni e i ricordi di gente, amici e parenti, che hanno ancora impresso nella mente,  quei momenti tragici dell’attentato di Capaci e della strage in via D’Amelio in cui persero la vita i due magistrati Falcone e Borsellino, insieme agli uomini della scorta.
Sul finire della giornata siamo stati raggiunti da un gruppo di studenti americani che si sono uniti a noi per condividere la buonissima cena preparata dai volontari della Spi Cgil che ci accompagneranno per tutto lo svolgimento del campo. La cena è culminata con un momento di presentazione reciproca tra il nostro gruppo, gli studenti americani e i soci della cooperativa.
La stanchezza ha poi preso il sopravvento e dopo aver organizzato i turni e il lavoro dei prossimi giorni, ci siamo ritirati per una sana e meritata dormita, convinti che i giorni che verranno saranno sicuramente intensi ma anche pieni di soddisfazioni e nuove esperienze.

Stefano 

I giovani volontari a cena con i cuochi dello Spi Cgil di Pontassieve

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