In Liguria, chi lo avrebbe mai detto, vi sono ben tre comuni commissariati per
infiltrazioni mafiose: Ventimiglia,
Bordighera e Imperia. Qui i consigli comunali sono stati sciolti per il mancato rispetto della legalità. E in uno di questi, Ventimiglia, è partito il primo dei due laboratori organizzati quest'anno da Arci, Cgil e Spi.
Il laboratorio è iniziato sabato 28 luglio: per Rita, Silvia, Rosella, Chiara,
Miriam, Simone e Roberto si è trattato di una giornata
di impegno a fianco dei ragazzi
disabili della cooperativa “Spes” di
Ventimgilia negli orti di
Varase in Val Roya. I giovani si immergono
nella dura vita contadina per raccogliere le fragole, i
fagiolini e
l'insalata, destinati al mercatino della solidarietà del sabato
mattina.
L'impatto
con i ragazzi diversamente abili è subito positivo e si crea
dunque
un'atmosfera di complicità e collaborazione: il laboratorio è
ufficialmente
iniziato!
La novità dell’esperienza di Ventimiglia consiste proprio nell'inserimento
in un
laboratorio protetto al fianco di ragazzi con handicap fisico e
psichico. Qui non si lavora in terreni confiscati alle mafie,
bensì in terre donate da
generosi benefattori a una realtà sociale
sorta per scommettere
sull'inserimento lavorativo di ragazzi con
handicap.
Nel pomeriggio, accompagnati da Matteo
Lupi, storico locale, i ragazzi hanno fatto per un'escursione a Menton,
Ventimigilia
Alta e Grimaldi, piccola suggestiva frazione della città
di confine, celebre
per il nome “imprestato” alla dinastia dei
principi di Monaco.
Quindi, insieme agli
attori del “sentiero dei
vestiti”, sulle tracce dei migranti di ieri e
di oggi, una prima riflessione
cruda e intensa sul dramma
dell'immigrazione e dei respingimenti in terra di
confine.
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