Nella
lotta alla criminalità in molti casi un ruolo determinante è giocato da quei
giornalisti che, malgrado le minacce e le intimidazioni, non si piegano al
volere dei boss e li sfidano dalle colonne dei loro giornali. Persone, queste,
che in nome della legalità e del diritto di informazione, mettono a rischio la
propria vita e delle quali, spesso, ci si dimentica.
Per
questo, mercoledì 4 luglio invitiamo tutti alla “lezione” dal titolo “I
giornalisti minacciati. Fare informazione nei luoghi di frontiera”, alla quale
partecipano Alberto Spampinato, direttore dell’Osservatorio Ossigeno, Rosaria
Capacchione, giornalista del Mattino, e Fiorenza Sarzanini, giornalista del
Corriere della sera). La “lezione” fa parte del ciclo di incontri “Il tempo
della lotta alla mafia - Lezioni civili in ricordo di Falcone e Borsellino”,
organizzato dalla provincia di Roma in collaborazione con Libera. Appuntamento
alle ore 18,00 presso il Palazzo Incontro di via dei Prefetti a Roma.
E
sempre sul tema dei giornalisti minacciati, segnaliamo l’incontro di giovedì 5
luglio all’auditorium di Santa Apollonia di Firenze, intitolato “Il giornalismo sotto pressione”, una
riflessione pubblica di Alberto Spampinato, Paolo Butturini, Vittorio
Pasteris, Daniele Minotti, sui condizionamenti alla
libertà di cronaca in Italia che prende le mosse dal dato di duecento
giornalisti minacciati negli ultimi sei mesi, da sommare ad altri mille nei
cinque anni precedenti.
Nessun commento:
Posta un commento