Dal campo della legalità di Corleone, "Liberarci dalle spine", arrivano alcune considerazioni espresse dai giovani volontari su sollecitazione dei responsabili del campo stesso. Ve le proponiamo nella loro schiettezza, senza alcun commento che in un caso come questo sarebbe del tutto inutile.
Qual è stata la tua
prima impressione all’arrivo a Corleone?
Ginevra - Corleone è risultata diversa da ciò che
credevo. Pensavo che ancora fosse visibile e tangibile la disapprovazione della
gente nei nostri confronti, mentre invece si sono dimostrati tutti gentili e
disponibili.
Quali aspettative avevi
prima dell’inizio di questo campo?
Barbara - Credevo che essendo il secondo anno
sarebbe stata un’esperienza sempre educativa e interessante, ma anche
ripetitiva, invece si è dimostrata unica e irripetibile.
Quali esperienze e/o
iniziative ti sono maggiormente piaciute?
Noemi - Le parti più belle di questa vacanza
sono state le mattinate passate a lavorare nei campi.
Come hai vissuto il
rapporto con i coordinatori, il presidente della cooperativa, i soci lavoratori,
i cuochi dello Spi e i collaboratori della casa Caponnetto?
Elisa - Ho vissuto i rapporti con i coordinatori
molto bene perché ci hanno sempre ascoltato. I rapporti che ho vissuto sono
stati molto intensi e profondi, soprattutto con i cuochi e i soci lavoratori,
anche se avrei preferito che si creasse un dialogo più collettivo a contatti
solo personali.
Quali sono state le
carenze che maggiormente hai rilevato nei giorni di permanenza nel campo?
Barbara - Non ci sono state carenze, ma rimane la
voglia di condividere di più le nostre idee e le nostre esperienze con i soci
della cooperativa.
Gaia - Penso che avrebbero dovuto esserci,
anche brevi, momenti di confronto collettivo dopo le esperienze della giornata.
Infine esprimi con
parole tue un pensiero su questa esperienza e il tuo interesse a ripeterla nel
prossimo anno, o trasformarla in impegno concreto
Niccolò - Esperienze straordinaria, un campo
diverso da tutti quelli a cui ero andato; i compagni con cui l’ho condiviso sono
tutti davvero simpatici e intelligenti. Lavorare i terreni confiscati alla
mafia ha reso tutto più bello e ha creato un’atmosfera del tutto particolare,
anche nel rapporto con gli altri ragazzi.
Francesco Paolo - Questa esperienza assume un
valore fondamentale per un italiano, che è quello cognitivo e istruttivo nella “materia”
mafiosa. È senza dubbio un’esperienza fantastica che permette di aiutare
concretamente nella battaglia contro la mafia, e non soltanto teorizzare come è
spesso uso. Inoltre la presenza di ragazzi provenienti da varie regioni del mio
paese e non solo ha contribuito a rendere l’esperienza più divertente.
Valentina - Questa attività mi ha fatto maturare e
conoscere molte più cose sulla mafia, ma soprattutto sull’antimafia. Inoltre
sono sicura che questa sia un’esperienza utile a farci crescere e soprattutto a
manifestare il nostro dissenso verso l’illegalità, a cambiare in meglio non
solo le nostre menti, ma anche quelle degli abitanti di Corleone che ancora non
si sono schierati. Non ritengo inoltre che il nostro sia un lavoro puramente
simbolico, ma che serva a cambiare concretamente la situazione.
Vittoria - Se devo essere sincera penso che questa
sia stata una delle esperienze più belle della mia vita, non solo perché ho
imparato moltissime cose nuove, ma anche per me stessa, per la mia
indipendenza, per le amicizie fatte e per finalmente essermi resa utile.
Ginevra - Dopo un’esperienza del genere ho voglia
di andare oltre, di fare altro, di lottare in concreto, e di partecipare a
qualcosa di tangibile come questa esperienza.
Olivia - Ho ricavato molto da questa esperienza,
dall’interagire con altre persone al condividere. Inoltre mi ha donato una
sensazione di completezza e soddisfazione, la consapevolezza di aver aiutato,
nel mio piccolo, nella lotta contro la mafia. Consiglierei a chiunque di
provare questa esperienza e sto inoltre considerando l’eventualità di tornare
il prossimo anno.
Nessun commento:
Posta un commento