mercoledì 20 giugno 2012

Nelle terre confiscate: mai più mafie


Questo mese centinaia di giovani e anziani di tutta Italia, organizzati dall’Arci, dalla Cgil e dallo Spi, danno vita a un’esperienza straordinaria. Fianco a fianco, giovani e pensionati, vanno a dare una mano alle cooperative che producono nelle terre confiscate alle mafie.
Li vedremo impegnati a Corleone in Sicilia, a Parete in Campania, a Pentedattilo e Riace in Calabria, a Mesagne in Puglia, la città di Melissa Bassi, la ragazza vigliaccamente uccisa da una bomba fatta esplodere davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. La storia del sindacalismo italiano è densa di lotte e di sacrifici di vite umane nel contrasto alla malavita organizzata. Nelle settimane scorse il presidente della Repubblica ha reso omaggio a Placido Rizzotto, il sindacalista di Corleone ammazzato dalla mafia perché difendeva i contadini dai latifondisti. Lo spirito col quale difendiamo i valori che sono alla base di un paese civile – legalità, democrazia, dignità umana – ci pone a fianco di tutti coloro che combattono le mafie e l’illegalità che sono la negazione di questi valori. Per questo siamo vicini e solidali con le comunità colpite ancora una volta da vergognosi atti intimidatori com’è successo in provincia di Trapani nelle terre confiscate alla mafia e affidate a Libera. Aloro va il nostro sostegno attivo e vorremmo che anche lo Stato facesse la sua parte fino in fondo.


Ivan Pedretti

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