A Corleone continua il
campo antimafie nei terreni confiscati alla mafia e gestiti dalla cooperativa
“Lavoro e non solo”. E ieri, al gruppo dei volontari toscani già presenti,
si ne è aggiunto uno composto da adolescenti di Palermo organizzati da un
circolo Arci-Legambiente. È un fatto molto importante e di grande
novità: dopo sette anni, per la prima volta, giovani locali partecipano
all’iniziativa dei campi. Segno che è in corso un
cambiamento molto bello e significativo.
E sempre
ieri, tutti in visita a “Telejato”, la Tv antimafia e ribelle di Partinico, il cui
direttore, Pino Maniaci, è una vera calamita attrattiva dei volontari.
Valentina e Barbara raccontano così la loro esperienza.
“Chi
ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” (Paolo Borsellino).
Come non ha paura Pino Maniaci, il direttore di Telejato, il più piccolo e
contemporaneamente il più lungo telegiornale italiano, con il quale ogni giorno
è in prima linea nella lotta contro l’omertà e l’illegalità mafiosa.
Infatti,
dopo la mattinata trascorsa nei filari di vigne, con la quale abbiamo avuto l’occasione
di conoscere meglio i ragazzi palermitani, abbiamo potuto condividere con Pino
le sue esperienze giornalistiche.
Con
i suoi attacchi provocatori contro le ingiustizie, ma efficaci nel risvegliare
i cuori onesti, e non solo siciliani (anche se quella rete trasmette soltanto a
livello locale) ha attirato la nostra attenzione riuscendo a emozionarci.
Lui
e la sua famiglia sono alcuni dei pochissimi a denunciare e a fare nomi e
cognomi di famiglie mafiose pubblicamente e davanti a uno schermo televisivo, a
riceverne le conseguenze (minacce, atti di vandalismo e tentato omicidio) ma a
non rinunciare ai propri ideali e alla lotta che ogni cittadino dovrebbe
intraprendere. Proprio per questo lui non vuole essere considerato un eroe ma
soltanto una persona normale: è l’Italia ad aver perso la sua normale onestà.
Per
noi ragazzi è stato molto divertente ed emozionante poter condurre, anche se
per pochi secondi, il telegiornale; soprattutto perché siamo stati onorati di
poter dare il nostro contributo a questo impegno e ci siamo sentiti realmente
attivi nella battaglia contro le mafie.
Abbiamo
provato le sensazioni più intense guardando alcuni filmati riguardanti il
telegiornale e quindi la vita di Maniaci; ci hanno colpito specialmente la sua
forza e la passione che mette nel suo lavoro che lo spingono ad andare avanti e
la sua capacità di alleggerire temi così difficili con schietta ironia.
Lo ringraziamo del suo
insegnamento che ci ha portati a riflettere, con la speranza che ci aiuti a
diventare gli adulti “di oggi”, perché domani sarà già troppo tardi!
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