giovedì 28 giugno 2012

La bella novità di Corleone


A Corleone continua il campo antimafie nei terreni confiscati alla mafia e gestiti dalla cooperativa “Lavoro e non solo”. E ieri, al gruppo dei volontari toscani già presenti, si ne è aggiunto uno composto da adolescenti di Palermo organizzati da un circolo Arci-Legambiente. È un fatto molto importante e di grande novità: dopo sette anni, per la prima volta, giovani locali partecipano all’iniziativa dei campi. Segno che è in corso un cambiamento molto bello e significativo.

E sempre ieri, tutti in visita a “Telejato”, la Tv antimafia e ribelle di Partinico, il cui direttore, Pino Maniaci, è una vera calamita attrattiva dei volontari. Valentina e Barbara raccontano così la loro esperienza.
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” (Paolo Borsellino). Come non ha paura Pino Maniaci, il direttore di Telejato, il più piccolo e contemporaneamente il più lungo telegiornale italiano, con il quale ogni giorno è in prima linea nella lotta contro l’omertà e l’illegalità mafiosa.
Infatti, dopo la mattinata trascorsa nei filari di vigne, con la quale abbiamo avuto l’occasione di conoscere meglio i ragazzi palermitani, abbiamo potuto condividere con Pino le sue esperienze giornalistiche.
Con i suoi attacchi provocatori contro le ingiustizie, ma efficaci nel risvegliare i cuori onesti, e non solo siciliani (anche se quella rete trasmette soltanto a livello locale) ha attirato la nostra attenzione riuscendo a emozionarci.
Lui e la sua famiglia sono alcuni dei pochissimi a denunciare e a fare nomi e cognomi di famiglie mafiose pubblicamente e davanti a uno schermo televisivo, a riceverne le conseguenze (minacce, atti di vandalismo e tentato omicidio) ma a non rinunciare ai propri ideali e alla lotta che ogni cittadino dovrebbe intraprendere. Proprio per questo lui non vuole essere considerato un eroe ma soltanto una persona normale: è l’Italia ad aver perso la sua normale onestà.
Per noi ragazzi è stato molto divertente ed emozionante poter condurre, anche se per pochi secondi, il telegiornale; soprattutto perché siamo stati onorati di poter dare il nostro contributo a questo impegno e ci siamo sentiti realmente attivi nella battaglia contro le mafie.
Abbiamo provato le sensazioni più intense guardando alcuni filmati riguardanti il telegiornale e quindi la vita di Maniaci; ci hanno colpito specialmente la sua forza e la passione che mette nel suo lavoro che lo spingono ad andare avanti e la sua capacità di alleggerire temi così difficili con schietta ironia.
Lo ringraziamo del suo insegnamento che ci ha portati a riflettere, con la speranza che ci aiuti a diventare gli adulti “di oggi”, perché domani sarà già troppo tardi!



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