lunedì 24 settembre 2012

Un calcio alla camorra


Un calcio alla camorra per far vincere la legalità. Perché la criminalità si combatte anche sui campi di calcio. Succede a Quarto, in provincia di Napoli, dove la locale squadra, che milita nel campionato regionale di promozione, è tornata a calpestare il terreno di gioco puntando tutto sulla legalità.

La società, sequestrata a un imprenditore locale in odore di camorra, è infatti rinata grazie all’impegno del pm antimafia, Antonello Ardituro, e ora la “Nuova Quarto per la legalità” si è trasformata in un simbolo della battaglia contro il racket e la criminalità.
Non è stato facile per la Quarto calcio rinascere dalle proprie ceneri. Nei primi mesi di vita, infatti, ci sono stati furti negli spogliatoi, incendi delle reti del campo di gioco e altre intimidazioni, ma il progetto è andato avanti. E ora, come spiegano i dirigenti della società, si aspetta la nazionale di Prandelli, invitata ad allenarsi a Quarto da uno dei primi e più convinti supporter della squadra, l’olimpionico di scherma, Diego Occhiuzzi, medaglia d’argento a Londra 2012.
Il campionato è iniziato. E anche nel miglior modo possibile: due vittorie nelle prime due partite. Allo stadio Giarruso di Quarto campeggia un grosso striscione che recita: “Con la legalità si vince... Sempre!” ed è in nome di questo slogan che undici ragazzi scendono in campo ogni domenica. Intorno a loro, centinaia di appassionati affollano le tribune per incitarli. E per affermare, ancora una volta, che la battaglia contro la camorra e la criminalità è anche e soprattutto, una battaglia culturale.

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