Un calcio alla camorra per far vincere la legalità. Perché
la criminalità si combatte anche sui campi di calcio. Succede a Quarto, in
provincia di Napoli, dove la locale squadra, che milita nel campionato
regionale di promozione, è tornata a calpestare il terreno di gioco puntando
tutto sulla legalità.
La società, sequestrata a un imprenditore locale in odore di
camorra, è infatti rinata grazie all’impegno del pm antimafia, Antonello
Ardituro, e ora la “Nuova Quarto per la legalità” si è trasformata in un simbolo
della battaglia contro il racket e la criminalità.
Non è stato facile per la Quarto calcio rinascere dalle
proprie ceneri. Nei primi mesi di vita, infatti, ci sono stati furti negli
spogliatoi, incendi delle reti del campo di gioco e altre intimidazioni, ma il
progetto è andato avanti. E ora, come spiegano i dirigenti della società, si
aspetta la nazionale di Prandelli, invitata ad allenarsi a Quarto da uno dei
primi e più convinti supporter della squadra, l’olimpionico di scherma, Diego
Occhiuzzi, medaglia d’argento a Londra 2012.
Il campionato è iniziato. E anche nel miglior modo
possibile: due vittorie nelle prime due partite. Allo stadio Giarruso di Quarto
campeggia un grosso striscione che recita: “Con la legalità si vince...
Sempre!” ed è in nome di questo slogan che undici ragazzi scendono in campo
ogni domenica. Intorno a loro, centinaia di appassionati affollano le tribune per
incitarli. E per affermare, ancora una volta, che la battaglia contro la
camorra e la criminalità è anche e soprattutto, una battaglia culturale.
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