“Io riattivo il lavoro” è il titolo della campagna con la
quale la Cgil lancia la proposta di una legge di iniziativa popolare a tutela
dei lavoratori delle aziende confiscate alla criminalità organizzata.
L’appuntamento è per il 4 ottobre, alle ore 16,00, presso la Federazione
nazionale della stampa, a Roma.
Saranno presenti il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso, e i presidenti dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Maria
Sabelli, di Libera, don Luigi Ciotti, dell’Arci, Paolo Beni, delle Acli, Andrea
Olivero, di Avviso pubblico, Andrea Campinoti, del Centro studi Pio La Torre,
Vito Lo Monaco, della Lega delle cooperative, Giuliano Poletti, di Sos Impresa,
Lino Busa.
La proposta di legge, i cui contenuti saranno illustrati da Serena Sorrentino della segreteria
confederale della Cgil e da Luciano
Silvestri, responsabile dell’ufficio legalità della confederazione, si
pone quali obiettivi principali quelli di ampliare l’attuale copertura degli
ammortizzatori sociali; favorire l’emersione alla legalità dell’azienda nel
momento della gestione da parte dell’autorità giudiziaria; sostenere il
percorso di riconversione delle aziende per rilanciarle nella fase di confisca.
Nei prossimi mesi, quindi, nelle piazze e nei mercati di
tutta Italia, saranno presenti i tavoli per la raccolta delle firme, e
riaffermare ancora una volta che i beni e le aziende confiscate alle mafie sono
“beni di tutti” e vanno quindi restituiti alla collettività e soprattutto al
circuito dell’economia legale.
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