Carissimi ragazzi e
volontari del campo di Corleone
Sono una mamma e vorrei
esprimere tutta la mia felicità a tutti voi che partecipate al progetto “Liberarci
dalle spine”.
Devo dire, che già dal
primo impatto che ho avuto attraverso la scuola di mio figlio, quando
partecipando all'incontro con Rita Borsellino ho potuto conoscere i vostri
bellissimi progetti, sono tornata indietro di tanti anni, quando ancora la
speranza di cambiare il mondo era una cosa naturale, poi il tempo è passato, io
personalmente ho costruito, e ne sono fiera, una bellissima famiglia, tre figli
e devo dire che sono riuscita a trasmettere a loro idee di libertà e giustizia,
ho insegnato loro ad ascoltare sempre gli altri anche se diversi da noi. Il mio
lavoro non è stato facile (come tutte le mamme del mondo), spesso mi sono
dovuta scontrare con le mie stesse idee, la mia fiducia verso gli altri a volte
non è stata ripagata, ma altre volte mi ha dato tantissime soddisfazioni.
Vi scrivo perché voglio
ringraziare con il cuore chi si prodiga per animare l'entusiasmo di queste
nuove generazioni che da quanto viene descritto nei diari giornalieri sono
stanchi, ma felici ed entusiasti. Giovani pronti a mettere del loro per
partecipare a questo progetto in cui credono.
Ascoltarli apre il cuore,
si dimenticano le problematiche di tutti i giorni e si torna indietro con gli
anni: lottare non arrendersi, provare a cambiare.
Molti genitori mi hanno
detto: “Che bella questa cosa, mi sarebbe piaciuto far partecipare anche i miei
figli”.
Ma io mi dico: “Non
parlate, agite. I ragazzi vanno invogliati, ma poi saranno loro stessi a chiedervi
di andare, serve solo una piccola spinta, fidatevi!”.
Un abbraccio a tutti
quanti giovani e meno giovani, siete la nostra forza.
Daniela
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