venerdì 3 agosto 2012

Arrivederci a Parete

Ieri, 2 agosto, si è conclusa l'esperienza dei campi della legalità di Parete, in provincia di Caserta. Dopo tre turni di lavoro, discussioni, narrazioni e divertimento, gli ultimi volontari, giovani e anziani dello Spi, hanno lasciato il campo e sono ripartiti per tornare a casa. L'appuntamento è al prossimo anno. Vogliamo salutare tutti con le considerazioni di Maurizio, al quale va il nostro ringraziamento per l'impegno che spende in queste esperienze formidabili e per gli aggiornamenti che ogni giorno ci fornisce dalle "terre di mafia".

Venire via dalla terra dei casalesi non è facile... Stesse emozioni e commozioni provate nelle terre dei corleonesi. Salutare i giovani volontari provoca occhi lucidi e nodi alla gola, segno che la vitamina L sta facendo effetto. Chissà cosa produrrà a questi giovani che per noi rappresentano “la meglio gioventù”. Hanno lavorato tantissimo tenendo sempre la testa alta e il sorriso pronto. Ascoltare i loro commenti e giudizi sull’esperienza maturata è stato molto proficuo.

Abbiamo la sensazione che il cambiamento in quei luoghi sia possibile. Come dimenticare gli inviti a pranzo da parte delle famiglie, come dimenticare i sorrisi offerti per la strada o il clima di accoglienza che ho ricevuto durante le due messe che ho frequentato nella chiesa principale di Parete.
In questa terra difficile e aspra, i nostri 76 volontari, i quattro compagni dello Spi Cgil del Veneto e i sette compagni dei circoli Arci di Ravenna hanno condiviso con il circolo Arci Nero e Non Solo di Caserta una bella esperienza.
Ieri sera per un attimo, tutti noi abbiamo pensato che Biagio, il presidente dell’Arci di Caserta, volesse cantare e invece salendo sul palco ha spiegato alla comunità di Parete cosa eravamo a fare. Serve coraggio e un po’ di incoscienza, ma questo è avvenuto, come in questi trentatré giorni sono avvenuti fatti rilevanti sotto la guida di Nello e di Angelo.
La cosa più importante è stata quella di aver creato un legame forte di amicizia, aver provocato sentimenti di ribellione, aver vissuto un cambiamento possibile!
Il ringraziamento va, senza retorica, ai cittadini delle terre dei casalesi che pur in minoranza hanno deciso di vivere a testa alta. Il loro insegnamento ci sarà utile per contrastare l’infiltrazione mafiosa a casa nostra, consapevoli che tutti insieme stiamo organizzando la nuova resistenza popolare contro le mafie. Ovunque siano.

Maurizio

Nessun commento:

Posta un commento